Teatro Comunale Bologna, la stagione estiva riparte da Mariotti

Le prime due serate per ringraziare sostenitori e sanitari

Teatro Comunale, sala Bibiena (Foto Lapini)

Teatro Comunale, sala Bibiena (Foto Lapini)

Bologna, 15 giugno -  Riparte con una 'stagione sperimentale' il Teatro comunale, dal 25 giugno all'8 agosto. Questa 'versione inedita' vedrà una serie di concerti sinfonici, in doppia serata, con i musicisti disposti nella platea della sala Bibiena svuotata dalle poltrone e il pubblico (al massimo 200 persone) distribuito nei palchi in modo da mantenere le distanze di sicurezza. La mascherina sarà obbligatoria all'entrata e all'uscita. Per differenziare gli ingressi, il teatro ha anche realizzato una nuova uscita su largo Respighi.

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"I problemi sono tanti, gli scenari imprevedibili: è tutto da reinventare - afferma il sovrintendente Fulvio Macciardi, presentando la rassegna 'L'estate del Bibiena'- a livello ministeriale si parlava dell'autunno, noi ripartiamo con questa piccola stagione che non è cameristica, ma ha una concezione di fatto da salotto, per pochi intimi". Una rassegna sinfonica che presenta comunque "nomi di grandi livello - sottolinea Macciardi - e tutti vengono con cachet di favore".

Si parte il 25 e 26 giugno col ritorno di Michele Mariotti su musiche di Gluck, Mozart e Beethoven. E si tratta di serate speciali, le uniche del cartellone su invito: la prima è riservata ai sostenitori del teatro che sono stati vicini alla Fondazione durante il lockdown, mentre la seconda è dedicata anche a medici e personale sanitario.

Il resto del cartellone vedrà artisti del calibro di Juraj Valcuha, Marco Boni, Alberto Malazzi, Veronica Simeoni, Roberto Aronica, Alexander Lonquich, Marco Angius, Stefano Conticello, Mariangela Sicilia e Asher Fish, che dirigerà il tradizionale concerto in piazza Maggiore per la commemorazione del 2 agosto. Le composizioni scelte sono tutte del '700 e dei primi dell'800, della stessa epoca cioè di costruzione del teatro, e ogni serata sarà introdotta da esperti e musicologi.

"Faremo anche lavoro filologico - sottolinea Macciardi - riproporremo il repertorio nelle modalità esecutive dell'epoca", ad esempio con la presenza in orchestra di sei-sette violini invece dei 12-14 canonici. In programma inoltre tre serate extra-sinfoniche, pensate come omaggio ai Clash, a Franco Battiato e ai CCCP. Le porte saranno aperte dalle 19.30 e gli spettatori saranno accolti sulla terrazza per l'aperitivo offerto dal teatro (ogni palco avrà il suo tavolo).

"Cerchiamo di costruire le condizioni più serene per entrare in teatro", afferma Macciardi. I biglietti saranno in vendita solo online, a partire dal fine settimana: ingresso unico a 35 euro, 25 euro per abbonati e under 30. "Se avrà successo siamo pronti ad ampliare il programma - aggiunge il sovrintendente- ci piacerebbe mettere qualche fila di posti anche dietro il direttore, ma aspettiamo la risposta dei Vigili del fuoco. E temo sarà no".

Gli spettacoli non saranno in streaming in diretta, ma le registrazioni saranno trasmesse in seguito. "Mi piacerebbe fare anche un cofanetto dei concerti dopo il lockdown", sorride Macciardi. "Ben tornato allo spettacolo dal vivo - plaude l'assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori - è vero, 200 persone sono poche ma non erano tante neanche nel '900. Come coinvolgere di più gli spettatori rimane un tema".

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